Incontrare a tu per tu i piloti delle Frecce Tricolori, un sogno per moltissimi bambini che grazie alla Fondazione CRUP diventa realtà per quasi 2 mila studenti di dieci scuole della regione. «L’obiettivo è trasmettere ai ragazzi alcuni valori fondamentali come rispetto, senso del dovere e del sacrificio, lealtà, impegno, responsabilità di appartenere a un gruppo, umiltà – ha spiegato il presidente della Fondazione Crup, Lionello D’Agostini, ieri durante la presentazione del progetto nella sede in via Manin –. A veri e propri miti dell’aeronautica è affidato il compito di raccontare come e perché, a fronte di un impegno quotidiano nel rispetto di tali valori e partendo da una costante applicazione nello studio, diventa possibile raggiungere traguardi prestigiosi nell’ambito formativo e professionale. Una regola che non vale solo per l’aeronautica, ma può essere applicata a qualsiasi settore».
I piloti entreranno nelle scuole per offrire un incontro dedicato esclusivamente agli allievi delle terze classi delle scuole medie. Nell’ambito di questo momento di confronto, gli studenti avranno la possibilità di imparare e capire come funziona la Pattuglia acrobatica attraverso la presentazione di un video che racconta l’attività del 313° gruppo addestramento Frecce Tricolori. «La nostra è una scelta coraggiosa lungo un percorso tortuoso e non privo di imprevisti, dove la parola d’ordine è essere gruppo – ha spiegato Jan Slangen, comandante delle Frecce Tricolori –: condividere ideali e obiettivi importanti implica voler contribuire attivamente al successo di tutti. Il nostro lavoro, frutto di una lunga tradizione di eccellenza è la massima espressione dei valori, virtù e capacità di fare squadra di un’intera forza armata, che noi abbiamo il privilegio di rappresentare». All’incontro ha partecipato anche il provveditore, Pietro Biasiol, oltre ai rappresentanti delle scuole interessate dall’iniziativa: Randaccio (Cervignano), Piccoli (Cividale), Carducci (Lignano), Marchetti (Campoformido), Bianchi (Codroipo), la scuola media di Lestizza, Luzzatti (Azzanno X), Lozer (Pordenone) e il Centro territoriale di San Vito al Tagliamento.
Fonte: MessaggeroVeneto.it