Dopo lo stop del 2 giugno, Festa della Repubblica sotto il segno dell’austerità, tornano sui cieli di Roma le Frecce Tricolori in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. A rendere omaggio al Milite Ignoto, sull’Altare della Patria, oltre il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha deposto la consueta corona di fiori, anche i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini e il presidente del Consiglio Enrico Letta, con il ministro della Difesa, Mario Mauro. All’Altare della Patria anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro.
“Queste sono cerimonie simboliche che hanno il senso di tenere unito il nostro Paese in un momento di difficoltà economica e sociale. Penso alle tante famiglie senza casa nel Paese e, soprattutto, nella capitale. È importante che le istituzioni siano presenti, unite, soprattutto per risolvere i problemi e le difficoltà di chi si trova in un momento di grave fragilità sociale”, ha sottolineato Marino al termine della cerimonia. Napolitano, dal canto suo, ha auspicato che i meccanismi attuativi delle riforme delle Forze Armate siano “resi al più presto operanti” e chiede di “lavorare per l’integrazione militare europea”.
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