L’aereo da addestramento M-345, prodotto da Leonardo, è pronto per approdare sul mercato mondiale. La Direzione armamenti aeronautici e per l’Aeronavigabilità, ente certificatore del Ministero della Difesa, ha rilasciato la “Initial Certification“ che dà il via libera all’utilizzo del velivolo. Un successo tutto lombardo: l’intera filiera produttiva, dalla progettazione fino alla realizzazione, è stata svolta nello stabilimento di Venegono Superiore, in provincia di Varese. La certificazione è giunta al termine di un percorso intenso, scandito da circa 200 voli e numerose attività a terra, grazie anche alla collaborazione con l’Aeronautica Militare. È stata accertata così la risposta positiva ai più rigorosi standard di prestazioni e sicurezza. “Il riconoscimento della certificazione iniziale dell’M-345 – commenta Lucio Valerio Cioffi, capo della Divisione Velivoli di Leonardo – conferma le caratteristiche e le capacità di questo aereo, unico nel suo genere per prestazioni, costi di acquisizione e gestione, proiettando questo aereo a pieno titolo sul mercato internazionale”.
Grazie alla sua avionica avanzata e al sistema di addestramento integrato con innovativi simulatori il nuovo modello di Leonardo consentirà un significativo miglioramento dell’efficacia addestrativa. L’M-345 è stato progettato per rispondere al meglio alle esigenze di formazione dei piloti militari, sia per l’addestramento basico che per quello basico-avanzato. Può vantare prestazioni ed efficacia tipiche degli aerei a getto e costi comparabili a quelli dei velivoli a turboelica. Il mezzo entrerà a breve in servizio e ha davanti a sé un avvenire roseo e prestigioso. Sarà infatti il futuro aereo della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori, eccellenza italiana nel mondo. Il modello andrà ad integrare gli M-346 impiegati per la fase avanzata dell’addestramento dei piloti. Con l’M-345 e il suo sistema addestrativo integrato basato sul segmento di terra e di volo l’azienda italiana punta a confermare la sua leadership nella formazione dei piloti destinati ai velivoli attuali e di futura generazione. L’aereo integra la tecnologia già sviluppata per l’M-346, incluse le capacità “Live Virtual Constructive”. Si tratta della possibilità di integrare il velivolo in volo con elementi amici o nemici simulati. In questo modo l’aspirante pilota viene esposto alla complessità di ogni possibile scenario operativo.
Fonte: Lorenzo Crespi – IlGiorno.it